Frankenstein, film scritto da un… vulcano!
Sulla mostruosa creatura del dottor Frankenstein sono stati realizzati numerosi film, dal primo cortometraggio muto prodotto nel 1910 dalla Edison Studios, al mitico Frankenstein di James Whale del 1931, inserito nel 1998 dall'American Film Institute nella classifica dei 100 migliori film americani di tutti i tempi, fino all'opera hollywoodiana Mary Shelley's Frankenstein che, diretto nel 1994 da Kenneth Branagh, poteva contare su attori del calibro di Robert De Niro.
La Creatura in Bride of Frankenstein
Nessuna di queste opere però sarebbe mai arrivata sul grande schermo se la penna di Mary Shelley non avesse dato alla luce uno dei più noti racconti horror della Storia, Frankenstein, o il moderno Prometeo. Nel libro si narrano le vicende di un giovane e brillante medico, Viktor Frankenstein, che utilizzando parti di cadavere crea e dona la vita a un essere mostruoso. L'abominevole creatura, dall'aspetto deforme e dalla forza smisurata, fugge però dal suo creatore per poi perseguitarlo negli anni successivi, quando lo scienziato si rifiuta di creare per lui una compagna. Tuttavia non tutti sanno che, a ispirare il genio della scrittrice britannica, fu in realtà un improvviso e aspro sconvolgimento climatico che mise a soqquadro l'intero continente europeo. L’atmosfera cupa e paurosa del racconto, pubblicato nel 1818 con uno pseudonimo maschile, nascono proprio dalle incredibili vicende climatiche del periodo in cui Mary Shelley lo scrisse. Nel 1815 difatti la colossale esplosione del vulcano Tambora (Indonesia) proiettò nell'alta atmosfera enormi quantità di ceneri e polveri che nei mesi successivi offuscarono i cieli dell'intero pianeta, tanto da bloccare parte del calore in arrivo dal Sole. Così il 1816 fu un anno incredibilmente freddo, ricordato in Europa e America come l'Anno senza estate.
Un fiume ghiacciato, quadro di Charles H. J. Leickert (1816 – 1907).
Nel nostro continente infatti l'estate del 1816, già preceduta da un inverno molto rigido e nevoso, fu insolitamente fredda e umida. A causa A causa di tutto ciò i raccolti dell'uva e del grano furono assai scarsi e la mancanza di pane fece rapidamente esplodere la rabbia della gente, già esasperata dalla fame e dalla drammatica condizione di povertà causate dalle guerre napoleoniche. La mancanza di foraggio spinse a macellare velocemente una gran quantità maiali ma, sparita anche quell'ultima risorsa di cibo, la gente disperata cominciò a mangiare un po' di tutto, dai gatti fino al muschio. In questo clima di grande incertezza e tensione nell'estate 1816 la giovane Mary, appena maggiorenne, si trovava assieme al marito Percy Shelley e altri amici letterati in villeggiatura a Cologny, sul Lago di Ginevra, vicino alla casa di un altro celebre letterato dell'epoca, Lord Byron.
Mary Shelley.
A causa del tempo inclemente di quell'estate, con piogge insistenti e a volte violente che impedivano loro di uscire all'aperto e rendevano l'atmosfera del lago assai triste e malinconica, per passatempo il gruppo di amici decise allora di sfidarsi a scrivere storie di fantasmi e mostri. Così Mary Shelley creò la trama del dottor Frankenstein e della sua spaventosa creatura, ricreando nel libro la situazione di grande angoscia e paura per il futuro che proprio in quei mesi, in conseguenza del clima incredibilmente aspro, regnava in tutta Europa. Angoscia e paura che però possono essere "esorcizzati" da film con una trattazione divertente. Vedi qui:
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