Manduria
A Manduria, in contrada Castelli, furono girate scene di Io e Dio (1970), diretto da Pasquale Squitieri al suo debutto e prodotto da Vittorio De Sica. E' un film meno che discreto, e direi persino pessimo, che narra una storia di becera ignoranza popolare. In pratica, a causa di un'improvvisa malattia il parroco di un piccolo paesino di montagna, don Paolo, è costretto a farsi ospitare in casa del pastore Giacomo, la cui figlia Anna si è innamorata del prete. Finisce che il sacerdote contraccambia il sentimento e quindi si reca dai superiori per cercare conforto spirituale. Quando torna però scopre che l'orda di paesani alla luce delle torce sta organizzando un esorcismo contro la ragazza, manco fosse una strega di altri tempi, con l'intervento pure della polizia con tanto di cani per catturare un malvivente infrattatosi nei boschi della zona, vedi qui:
Nonostante il livello del film e degli interpreti, decisamente rasoterra, devo dire che non manca chi dà credibilità ad alcune scene. Mi riferisco ai cani, quelli a quattro zampe.
Altro film girato in loco è Qui a Manduria tutto bene (2008), qui il trailer:
per vederlo completamente https://www.ciaksocial.com/, piacevole commedia ben diretta e interpretata da Enzo Pisconti, con Martufello e altri attori simpatici. Non è un capolavoro, però almeno non è stato realizzato con denari pubblici ma solo privati. In loco furono fatte anche alcune riprese di Il Vangelo secondo Matteo.
Manduria, antica città messapica fondata secoli prima di Cristo, era circondata da un fossato e da mura megalitiche che contribuirono, insieme al suo esercito e alle guerre vittoriose, a mantenerne l'indipendenza. Finché non arrivarono i romani e la sottomisero, riconquistandola quando la città si schierò con Annibale contro di loro. Secoli dopo arrivarono i saraceni, distruggendola. Ma la minaccia rimase a lungo. Gli allora dominatori, ossia gli spagnoli dell'imperatore Carlo V, dopo la terribile e sanguinosa invasione di Otranto da parte dei turchi nel 1480, decisero di costruire lungo le coste salentine una serie di torri d'avvistamento. Vale anche per Manduria, i cui abitanti, non potendo fuggire in montagna – il territorio mediamente è a 79 metri sul livello del mare e l'unica "vetta" nei pressi è il Monte Bagnolo alto 124, in pratica solo 45 metri in più –, almeno potevano fuggirsene al primo avvistamento sospetto di vele in mare. Furono così edificate, fra le altre, le torri rinascimentali Borraco (oggi ristrutturata) e Colimena (oggi nel centro della omonima frazione balneare, sul lungomare). Quest'ultima in effetti fu utile nel 1547, quando all'orizzonte furono avvistate cinque navi turche. La gente se ne fuggì, anche se i 400 predoni razziarono a più non posso nella zona di San Pancrazio e Avetrana guidati da Khria, uno dei tanti nativi italiani rinnegati e passati al nemico ottomano dopo essersi convertiti all'Islam.
La Torre Calimena
La Torre Colimena fa parte di un contesto storico-naturalistico d'eccezione, con le dune della Riserva naturale del Litorale Tarantino Orientale nonché la Salina Vecchia, vasta 25 ettari e appena a nord della torre. Vi si possono vedere fenicotteri, aironi, cigni, volpoche e altri uccelli selvatici. Fino al XIX secolo ci si estraeva il sale. A parte la costa rocciosa dove sorge la torre, la spiaggia è sabbiosa e con dune punteggiate da ginepri, accessibile a tutti ma ancora naturalisticamente integra e fortunatamente non affollata. Il mare è "caraibico" quanto a trasparenza, con fondali digradanti e pertanto ideale per le famiglie con bambini. Da segnalare, a 12 km da Manduria, anche la spiaggia della frazione di San Pietro in Bevagna, di sabbia chiara incastonata in un tratto racchiuso da basse scogliere. Si trova a nord di Torre Colimena e per un lunghissimo tratto (lo spazio non manca, Manduria ha 18 km di costa) la spiaggia è completamente libera, mentre nella restante parte è ben attrezzata. Anche qui mare bellissimo, trasparente e con fondali sabbiosi e digradanti, ideale per nuotare e fare il bagno. Naturalmente l'aspetto negativo delle spiagge libere è l'inciviltà dei turisti maleducati che deturpano le spiagge con rifiuti, come accade purtroppo in molte spiagge similari non solo locali ma del resto del Salento e di tutta Italia.
Manduria
Buone & Cattive nuove
