Fasano
Fasano, fondata nel 1088 da una parte della popolazione che aveva abbandonato le rovine di Egnazia, ha una bellissima costa con scogliere e calette di sabbia, nonché dune costiere e zone umide con caratteristica macchia mediterranea tutelate dal Parco naturale regionale Dune costiere, da Torre Canne a Torre San Leonardo. Il mare è bellissimo ed è uno spettacolo ammirarlo. Un tempo a dire il vero lo si osservava anche con un po' di preoccupazione poiché all'orizzonte potevano comparire le navi dei soliti pirati turchi, come accadde per esempio nel giugno 1678. Quella volta però i fasanesi non si fecero cogliere impreparati e ne conseguì una cruenta battaglia terminata con la sconfitta dei pirati. Da allora si celebra la rievocazione storica La Scamiciata, qui una parte:
in occasione della Festa dei santi Patroni, ossia San Giovanni Battista e Santa Maria di Pozzo Faceto. Anche oggi a Fasano arrivano orde di stranieri, ma si tratta dei più che benvenuti turisti, difatti in tal senso è superata solo – per quanto riguarda la Puglia, che conta ben 75 milioni di turisti l'anno – da Vieste, Bari, S. Giovanni Rotondo, Lecce, Otranto e Ugento.
C'è da dire che Fasano è interessata da un turismo di altissimo livello formato al 50 per cento da stranieri, grazie ad alberghi a 4 e 5 stelle nonché mega resort come il Borgo Egnazia, ripreso nel film Viaggio sola (2013), qui il trailer:
di Maria Sole Tognazzi. Margherita Buy, nella parte (premiata nello stesso anno con un David di Donatello e un Ciak d'oro come Migliore attrice protagonista) di una verificatrice della qualità delle strutture extra lusso e perennemente in giro per il mondo, durante alcuni passaggi televisivi promozionali alla domanda "In quale albergo di lusso tornerebbe?" rispose senza esitazione: "Al Borgo Egnazia!". Risposta, devo dire, ovvia e scontata, a prescindere, come diceva Totò. Da sottolineare però una cosa: il Resort Borgo Egnazia sta a Savelletri di Fasano ma se cercate la Spiaggia Torre Egnazia sappiate che fa parte della limitrofa Monopoli. Relativamente a Fasano, il lido nei pressi degli scavi archeologici dell'antica città romana di Egnazia si chiama Archeolido ed è circondato dalla spettacolare visione delle mura della città romana e del citato parco archeologico, da ulivi secolari e sullo sfondo dalle colline della Murgia. Le spiagge per lunghi tratti sono libere e il mare è limpido con fondali sabbiosi e digradanti. Da citare la spiaggia di finissima sabbia della frazione di Torre Canne e la costa rocciosa con piccole calette di sabbia di Savelletri, divenuta famosa anche a livello internazionale come luogo per matrimoni civili. Le donne però sarà bene che evitino i tacchi alti. Torre Canne fu una delle location della commedia erotica Quello strano desiderio (1980), qui:
di Enzo Milioni, e di La sposa di San Paolo (1990) di Gabriella Rosaleva.
Quest'ultimo, rinominato poi Tarantula (da non confondere con quello americano di fantascienza del 1957), narra della giovane Anna, morsa (anzi, meglio dire punta) da una tarantola e che intraprende un pellegrinaggio in Puglia allo scopo di tentare di guarire dagli effetti del veleno e dalle conseguenti crisi violente (il cosiddetto tarantismo o tarantolismo, fenomeno isterico convulsivo). Il viaggio, in compagnia di un gruppo di musici, si conclude a una cerimonia nella quale si danza per tre giorni e tre notti (altro che rave party...) davanti a un pozzo miracoloso, il tutto condito da esorcismi vari. Consideriamo che la storia si svolge nel XVII secolo. Un chiarimento: in Italia vi sono solo tre ragni potenzialmente ma raramente pericolosi ossia la malmignatta o vedova nera mediterranea, il ragno violino e la tarantola, e quest'ultima praticamente mai, visto che la puntura è solo dolorosa come quella di una vespa ma che provocherebbe con la sua "pizzicata" crisi isteriche, tanto da dare vita a frasi come "Ti ha morso la tarantola?" rivolte a persone eccitate e irrequiete. Ebbene, si riteneva che con determinate musiche e danze l'effetto della puntura scomparisse, cosa dopotutto non errata in quanto il danzare a lungo fino allo sfinimento, sudare e bere pertanto molta acqua ha i suoi effetti. Da qui la pizzica, danza un tempo popolare in meridione per questi fini (oggi è solo un tipo di musica e ha suoi appassionati, guarda qui:
e che di fatto è una veloce tarantella suonata soprattutto con tamburello, violino e organetto da musicanti come quelli, appunto, del film La sposa di San Paolo. Il titolo deriva da San Paolo, santo protettore di coloro che sono stati "pizzicati", in quanto lui stesso sopravvissuto al veleno (ma di un serpente) nell'isola di Malta. Almeno, così è scritto nel libro degli Atti degli Apostoli. Altro film con location la frazione di Torre Canne è 100 metri dal paradiso (2012), qui il trailer:
di Raffaele Verzillo
Le dune di Torre Canne a Fasano
La frazione di Savelletri fornì i set (insieme a Martina Franca, comune dell'entroterra) della commedia sexy – genere allora in voga con una valanga di titoli – La liceale al mare con l'amica di papà (1980), qui uno spezzone:
diretto da Marino Girolami. Se vi capitasse di andare allo Stadio dei Marmi di Roma vedreste delle statue raffiguranti le varie discipline sportive. Quella del pugilato raffigura proprio Girolami, che fece da modello in quanto prima di lavorare nel cinema (e così fecero in seguito altri della sua famiglia) fu pugile, campione europeo dei pesi piuma. Girolami diresse un'ottantina di film, soprattutto commedie musicarelle e sexy. La trama di La liceale al mare con l'amica di papà è praticamente la solita, con marito allupato, amici complici e dello stesso stampo, belle donne e amanti disponibili – ma con le quali quasi sempre andava "buca" per l'arrivo inaspettato di mogli e altre catastrofi – e belle location. Questi film sono comunque generalmente godibili. Godibili scritto in senso buono, sia chiaro, non vorrei abusare del termine visto il contesto popolare-pruriginoso. Ci volevano però attori caratteristi bravi, direi persino specializzati, e di certo lo fu il protagonista maschile di La liceale al mare con l'amica di papà e cioè Renzo Montagnani, sempre nella parte del brioso toscano cacciatore di femmine, amante della vita "spericolata", del buon cibo, buon bere e buon ridere. Lo stesso ruolo da lui perfettamente interpretato nei famosi Amici miei - Atto II (1982) di Mario Monicelli e Amici miei - Atto III (1985) di Nanni Loy.
E dire che Montagnani – anche doppiatore di Charles Bronson, Trevor Howard, Philippe Noiret e Michel Piccoli (sapeva anche cantare, come dimostrò doppiando nella versione italiana il gatto Romeo nel film della Walt Disney Gli Aristogatti (1970) – molti di questi ruoli in film di serie "B" li accettò per pura necessità. Il grande giornalista Indro Montanelli, suo amico, disse di lui: "Anche come attore ha sacrificato il suo talento, che era grande, accettando qualsiasi cosa. Una vita disgraziatissima, la sua, da questo punto di vista". In effetti Montagnani aveva poco da stare allegro. Doveva guadagnare per pagare le ingentissime spese di ricovero permanente in una clinica londinese di suo figlio, nato nel 1977 con una gravissima malformazione. Per questo Montagnani accettava di lavorare in qualsiasi film:
Lo fece anche quando scoprì di essere affetto da un tumore, fino alla fine. Morì nel 1997, a 67 anni.
Renzo Montagnani
A Fasano (e Ostuni e Brindisi per quanto riguarda la Puglia) furono fatte riprese dell'avvincente Palermo Milano - Solo andata (1995), qui uno spezzone:
diretto da Claudio Fragasso e interpretato da Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Ricky Memphis, Romina Mondello, Rosalinda Celentano, Francesco Benigno, Stefania Sandrelli, Tony Sperandeo, Valerio Mastandrea, Paolo Calissano e Stefania Rocca.
Una scena di Palermo Milano - Solo andata
Seguirono il drammatico Albania blues (2001) diretto dal bravo Nico Cirasola e la commedia Figli di Annibale (1998), qui uno spezzone:
di Davide Ferrario. Quest'ultimo fra gli interpreti ha Diego Abatantuono, che tornò a Fasano per girare scene de Il giudice Mastrangelo (prima e seconda serie, 2005-2007)
Antonio Catania e Diego Abatantuono ne Il giudice Mastrangelo
Le campagne fasanesi, come tutte quelle dell'Alto Salento, sono ricche di masserie – grandi e antiche aziende agricole, a volte persino fortificate per difendersi dai pirati saraceni e dai briganti –, oggi in buona parte divenute strutture ricettivo-turistiche anche di lusso. In una di queste, la masseria Signorelli nei pressi di Fasano centro (proprietà privata, non aperta al pubblico), fu girato La seconda notte di nozze (2005), qui uno spezzone:
di Pupi Avati. Altre riprese furono fatte in un edificio situato accanto allo stabilimento balneare Lido Ottagono nella frazione di Savelletri, nonché – limitatamente alla Puglia – a Ostuni e Monopoli. Il film è interessante, di buon livello regia e attori. Vinse un Globo d'oro e due Nastri d'argento, uno dei quali a Katia Ricciarelli, famosa cantante lirica e da quel momento anche attrice. Difatti quello fu il suo esordio. Per una che entrava nel mondo del cinema, un'altra ne usciva. Difatti a La seconda notte di nozze partecipò Marisa Merlini e quello fu l'ultimo dei 133 film in cui lavorò come attrice.
La seconda notte di nozze
Rimanendo in "casa" Avati, Savelletri fu location di Se sei così, ti dico sì (2011), qui uno spezzone:
diretto da Eugenio Cappuccio, con protagonisti Emilio Solfrizzi e Belén Rodríguez. Difatti il film fu prodotto da Pupi Avati e dal fratello Antonio, quest'ultimo autore anche del soggetto. Se sei così, ti dico sì è un buon film, ben recitato. Bravo Solfrizzi, ma brava pure Belén Rodríguez, la cui indubbia bellezza spesso fa dimenticare altre sue doti visto che balla, canta e anche recita dignitosamente. Bisogna dire che l'opera al botteghino non andò bene, senz'altro abissalmente meno dell'altro film (girato però altrove), un "cinepanettone", al quale partecipò Belén, ossia Natale in Sudafrica (2010), qui uno spezzone:
di Neri Parenti. Incassò solo in Italia quasi 19 milioni di euro. Fu in quell'occasione che il produttore del film, De Laurentiis, descrisse efficacemente Belén: "Una così le bestie feroci se le mangia a colazione". Savelletri (in particolare una casa vicino agli scogli fra Case Bianche e Egnazia) è stata location anche di Amiche da morire (2013), film commedia scritto e diretto da Giorgia Farina e con al centro della trama tre donne, interpretate da Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Cristiana Capotondi. E' ambientato in una imprecisata isola siciliana ma le location sono pugliesi, incluse Monopoli e Polignano a Mare.
Fasano è stato set anche della quasi eterna soap opera Beautiful (dal 1987 al 30 agosto 2013, ben 6.649 puntate!!) nonché di Braccialetti Rossi (2014), fiction diretta da Giacomo Campiotti e ispirata alla serie spagnola di grande successo Pulseras Rojas – in italiano appunto "Braccialetti Rossi" – basata sul best seller Il mondo Giallo nel quale lo scrittore Albert Espinosa narra dei suoi dieci anni passati in ospedale a combattere una grave malattia. Braccialetti Rossi racconta la vita quotidiana di sei ragazzi ricoverati in ospedale che stringono un patto: affrontare insieme la malattia per tornare a sorridere. E' interpretata, fra gli altri, da Laura Chiatti, Giorgio Colangeli e Giampaolo Morelli. Set delle riprese per gli interni è stata la struttura sede del Centro internazionale alti studi universitari di Fasano, società consortile per la promozione e lo sviluppo integrato della comunità pugliese attraverso iniziative culturali.
Del 2013, sempre girata a Fasano, è la commedia Ci vediamo domani di Andrea Zaccariello. Racconta di Marcello Santilli (Enrico Brignano) il quale in uno dei suoi tanti e sempre vani tentativi di arricchirsi ha la bella pensata di aprire l’unica agenzia di pompe funebri in un paesino pugliese popolato da ultraottantenni. Il successo imprenditoriale, visto il numero di vecchietti, pare assicurato. Ma il tempo passa e nessuno defunge. Fra i cocciuti vecchietti non desiderosi di lasciare questa valle di lacrime c'è Mario, interpretato dall'attore statunitense di origini pugliesi Burt Young, vedi qui:
Fra i tanti film da lui interpretati figurano tutti quelli della serie Rocky, con protagonista Sylvester Stallone, vedi qui:
Stallone per le sue interpretazioni di Rocky non ha mai vinto un Oscar (però i film in cui compare hanno incassato in totale quasi 5 miliardi di dollari!) e neppure Young. Ebbero però entrambi la nomination rispettivamente come Migliore attore protagonista e come Migliore attore non protagonista per Rocky (1976), diretto da G. Avildsen. C'è da dire che Rocky fu comunque premiato con tre Oscar. Il miglior premio però credo sia stato quello andato ai produttori, non in targhe, statuette e coppe ma in soldoni, direttamente dal pubblico. Infatti il film fu girato in soli 28 giorni e costò in tutto 950.000 dollari, incassandone però ben 225 milioni. Si dice che dalla gioia i due produttori Robert Chartoff e Irwin Winkler si siano messi a saltare dalla gioia. Anzi, secondo i maligni starebbero saltando ancora oggi. A proposito di Burt Young, per la sua interpretazione dello stesso personaggio in Rocky IV nel 1985 ebbe un'altra nomination, però al Razzie Award, che all'opposto dell'Academy Award (meglio noto come Oscar) è il premio dato ai peggiori del cinema. Però Young non vinse manco quella volta. Ma forse fu un bene. Fasano è stata anche una delle location di Pane e burlesque (2014), vedi qui uno spezzone:
di Manuela Tempesta, commedia attinente alcune donne meridionali che, in un contesto di disoccupazione (il tutto si svolge a Monopoli), tentano questa strada per fare quadrare il bilancio e, anche, sentirsi realizzate.
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