Finale Ligure
La frazione di Varigotti di Finale Ligure.
A Finale Ligure furono girate parte delle scene del film La spiaggia (1954), di Alberto Lattuada, che racconta la vicenda – pare vera, avvenuta ad Alassio poco prima – di una prostituta che sul treno viene convinta da un signore a scendere a Pontorno, descrivendola come località ridente e accogliente. Il signore in effetti è il sindaco della cittadina, il quale si dimostra pertanto anche un ottimo promotore turistico. Fatto sta che la signora, accompagnata dalla giovane figlia e ritenuta inizialmente una vedova perbene, è una prostituta.
Dopo essere stata ben accettata in loco, viene smascherata (evidentemente doveva avere clientela vasta e variegata) e subito evitata come la peste. Risultato, facendo di professione buona virtù, la donna accetta le attenzioni nonché i soldi di un miliardario locale. Il film non fu girato ad Alassio ma appunto in frazione Varigotti di Finale Ligure e a Spotorno. In effetti Pontorno, il luogo citato nel film, non esiste affatto. "C'era in quel film la voglia di rovesciare di nuovo certi falsi valori." – così Lattuada descrisse il tema, all'epoca molto più pruriginoso di oggi – "Analizziamo allora una puttana. Mettiamola vicino alle signore cosiddette perbene e che, viceversa, scopano tutta la settimana e poi il sabato ricevono il marito al mare. Ma fanno l'ostracismo a quella che è siglata puttana. E, al di sopra di questo verminaio, il miliardario... É la battaglia contro l'ipocrisia che mi è stata sempre a cuore. Che talvolta appare nei miei film e talvolta non è tanto evidente, perché scorre come una vena sotterranea. Come la vena erotica. Si tratta di scovarle".
Per vedere uno spezzone
L'attrice Martine Carol a tavola con una bambina al ristorante in La spiaggia.
Nel 1956 ecco le riprese di Souvenir d'Italie, film diretto da Antonio Pietrangeli che racconta del viaggio in Italia di tre ragazze straniere. Le tre attrici protagoniste furono Isabelle Corey, June Laverick e Ingeborg Schöner e non si può dire abbiano avuto grande successo in Italia, mentre il film fu caratterizzato dalla presenza di attori quali Gabriele Ferzetti, Massimo Girotti, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Dario Fo, Antonio Cifariello, Mario Carotenuto e Francesco Mulè. Comunque sia, non è certo un film indimenticabile. Alcune scene furono girate anche a Ventimiglia e Portofino.
Vittorio De Sica con le protagoniste di Souvenir d'Italie.
Finale Ligure è una città recente, nata nel 1927 dalla fusione di tre preesistenti comuni e cioè Finalborgo, Finale Marina e Finale Pia. La presenza umana in zona è antichissima, come dimostrarono i ritrovamenti di numerose sepolture – inclusi i resti di un ragazzo di sedici o diciassette anni oggi chiamato il Giovane Principe e probabilmente ucciso da una belva circa 24 mila anni fa – nella Caverna delle Arene Candide, a occidente del promontorio della Caprazoppa. Sia questa che l'altra, la vasta Caverna della Pollera, non sono attualmente visitabili dal pubblico. Il territorio di Finale Ligure è ricco di grotte e antri, oltre 600 – fra cui la Grotta delle Fate, Arma delle Manie e Arma Strapatente – però per la stragrande parte non aperte al pubblico o di difficile accesso. Una curiosità: sulle rocce calcaree e muri a secco di questa parte della Riviera delle Palme cresce la campanula isofilla, anche detta di Noli, pianta dai piccoli fiori azzurri che al mondo si trova allo stato selvatico solo qui, in un areale di poche decine di chilometri quadrati in provincia di Savona da Noli a Capo Caprazoppa (Finale Ligure sorge appunto fra i promontori di Caprazoppa a ovest, e di Capo Noli a est) fino al paese di Borgio Verezzi. In quest'ultimo comune sono da menzionare le grotte, visitate ogni anno da oltre 50.000 turisti.
A Finale Ligure permangono antiche vestigia del passato, come le mura quattrocentesche e i castelli Govone e San Giovanni, rievocate annualmente a luglio con la manifestazione in costume medievale Palio delle Compagne Finalesi includente il Trofeo Nazionale degli Sbandieratori e in agosto con il Viaggio nel Medioevo ossia quattro sere con giochi, spettacoli e antichi mestieri. Dalle alture circostanti, su cui svettano montagne alte anche 1400 metri, si pratica nella mezza stagione il parapendio con atterraggi sulle spiagge. Il Finalese è particolarmente conosciuto per le escursioni naturalistiche a piedi o a cavallo nonché le discese mozzafiato in mountain bike. Il mare è spettacolare, di colore verde smeraldo, con coste sabbiose suddivise in stabilimenti balneari e spiaggia libera. Famose le spiagge della frazione Varigotti – borgo dalle caratteristiche abitazioni dei pescatori in stile saraceno – dal fondale però ripido (a 40 m da riva la profondità è già di 4-5 m, mentre nei pressi del molo a pochi metri dalla riva non si tocca più).
Di difficilissimo accesso via terra è la piccola Spiaggia di Punta Crena, sempre a Varigotti, circondata da alte scogliere appuntite, raggiungibile per mezzo di un pericoloso sentiero dove si è costretti a calarsi dalle rocce con una fune per una decina di metri e senza alcuna protezione. Molto più saggio e prudente raggiungerla a nuoto o in barca. Qui la scogliera forma una piccola grotta, lambita da acque cristalline. Spettacolari anche le limitrofe spiagge della Baia dei Saraceni e di Malpasso. Meta degli appassionati subacquei sono la Secca delle Stelle (ricca per l'appunto di stelle marine rosse) e quella di Marassi, profonde dai 13 ai 36 metri. Le secche sono popolate da murene, gronchi, polpi, pesci luna, rane pescatrici, aragoste e cernie.
Nel febbraio 2012 i comuni di Noli, Borgio Verezzi e Finale Ligure hanno sancito la nascita di Quattro Borghi, comprensorio includente la porzione di terra compresa tra il torrente Bottassano a ovest e il torrente Correallo a est e tra il Mar Ligure a sud e il crinale delle Alpi Liguri a nord. Questo progetto si prefigge di promuovere insieme i borghi medievali di Verezzi, Finalborgo, Varigotti e Noli nel loro splendore, nonché di tutto ciò che li circonda: castelli, chiese, torri, monumenti e ambiente, inclusi i prodotti rari come il chinotto mirtifoglia, il limone lunario o l’arancio pernambucco oppure gli spettacolari scorci con le case color pastello e i panorami mozzafiato sulla "Costa Balenae", come piaceva chiamarla ai romani, che incentivano il turismo anche invernale grazie al clima particolarmente mite. Come già detto, il mare è splendido e infatti rientra nel Santuario dei Cetacei, area marina internazionale protetta istituita nel 1999 e compresa nei territori francese, monegasco e italiano. In pratica è una sorta di triangolo che va dalla Francia (Costa Azzurra), Principato di Monaco, coste continentali italiane (Liguria e Toscana) e, inglobando la Corsica, raggiunge le coste settentrionali della Sardegna. Anche se rispetto ai dati dei primi anni '90 il numero dei cetacei esistenti sarebbe diminuito – secondo Greenpeace –, ciò non toglie che il Santuario nei periodi indicati ospiti parecchie migliaia fra delfini, orche, capodogli, balenottere comuni (la specie animale più grande del pianeta dopo la balena azzurra) e altri cetacei. Li si può avvistare da vicino, lontano dalla costa, grazie ad apposite crociere di whale watching con piccole imbarcazioni in partenza da varie località liguri, come Imperia, Sanremo, Genova e Savona.
Un grande punto a favore di Finale Ligure è il collegamento bus che con cadenza oraria permetterà entro breve di visitare il territorio favorendo la sosta presso le cantine che nelle loro vigne producono ottimi bianchi come il Pigato e il Vementino ma anche inaspettati rossi come il Rossese o la Granaccia. Le trattorie dell’entroterra, meta tipica delle domeniche, propongono menù a chilometro zero, promuovendo i prodotti stagionali del territorio che comprendono anche selvaggina proveniente da caccia di selezione. Insomma, colori, profumi, sapori e cultura offrono l’opportunità di una vacanza antica adatta a chi cerca emozioni autentiche.
A Varigotti nel 2010 fu girato l'episodio Passamaglia al bivio (per vedere la puntata http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0ff70fdd-b912-4427-bec1-2b8d0f998829.html), dodicesima e ultima puntata della fiction televisiva Fuoriclasse, che fu vista da 7 milioni di spettatori con uno share del 25.74%. Andato in onda il 21 febbraio 2011 su Rai1 con protagonista Luciana Littizzetto, così come tutta la serie narra le vicissitudini di una insegnante mollata dal marito Riccardo (Neri Marcorè) per una donna molto più giovane di lei e che pertanto deve badare al figlio adolescente, alla carriera e magari un pochino pure a se stessa. Con la consueta simpatia la Littizzetto accennò così alla fiction: "La bellezza di questa serie è che non ci sono grandi gnocche, ma attori di cinema e di teatro che sanno realmente recitare. Certo il problema rimane il regista che non si capisce come sia riuscito a girare una serie sulla scuola, essendo stato lui notoriamente un asino!". Il regista era Riccardo Donna, uomo di spirito nonché regista di alto livello avendo diretto, fra le altre, le fiction Un medico in famiglia, Le ragazze di Piazza di Spagna 3 e Casa Famiglia".
Luciana Littizzetto e Neri Marcorè a Finale Ligure in una scena di Passamaglia al bivio
Finale
Buone & Cattive nuove
