Cutro
Per girare Il Vangelo secondo Matteo, Pier Paolo Pasolini scelse come luoghi per le riprese varie località, scorci e città italiane, come appunto Cutro, la cui origine viene fatta risalire attorno al V secolo a.C. Il Vangelo secondo Matteo (film completo qui:
è un'opera incentrata sulla vita di Gesù come descritta nel Vangelo secondo Matteo. Fece scalpore ma vinse anche parecchi prestigiosi premi, e questa potrebbe essere la perfetta presentazione dell'uomo e regista Pasolini. Come in tanti film del regista, anche qui ci si avvalse di attori non professionisti. Pasolini, che aveva già letto il Vangelo nel 1942, lo rilesse ancora ad Assisi nel 1962 e fu in quella occasione che ebbe l'idea di un film su questo tema. Nel 1964 aveva ben pianificato tutto, ma non sapeva ancora a chi far interpretare Gesù.
Scelse, durante un incontro su tutt'altra questione, un ragazzo spagnolo, Enrique Irazoqui (nel film doppiato da Enrico Maria Salerno) il quale raccontò il fatto: "Nel '64, era l'epoca di Franco, io ero l'unico del sindacato clandestino che parlasse italiano. Avevo 19 anni. Si decise che sarei andato in Italia a contattare persone note che ci appoggiassero nella lotta contro il fascismo. L'ultimo giorno a Roma conobbi un poeta di sinistra. Andai a casa sua e gli esposi i piani della resistenza spagnola. Anziché comportarsi nel solito modo, cioè interrompendomi, quest'uomo mi ascoltò fino a quando terminai di parlare e allora si alzò e mi disse che sarebbe andato in Spagna, ma che contemporaneamente avrei potuto fargli un favore. Da due anni aveva in preparazione un film su Cristo, seguendo letteralmente il Vangelo secondo San Matteo, però non aveva ancora trovato l'attore che potesse interpretare il personaggio principale. Voleva che lo facessi io. Gli risposi che avevo cose più importanti da realizzare, come la costruzione della fratellanza universale... Alla fine mi convinse Elsa Morante, una scrittrice amica di Pasolini che in seguito fu la migliore amica che ebbi nella mia vita".
Il Vangelo secondo Matteo, un ritocco di Pasolini al costume dell'interprete.
Cutro non fu la sola location di Il Vangelo secondo Matteo. Difatti fu girato, oltre che a Le Castella di Isola Capo Rizzuto, anche in Basilicata (a Barile, nei Sassi di Matera e nel cortile interno del Castello di Lagopesole), in Lazio (a Chia frazione di Soriano nel Cimino) e Puglia (Ginosa nella Gravina, Massafra, Manduria, Castel del Monte e Gioia del Colle). Una curiosità: l'interprete principale Enrique Irazoqui (di madre italiana), in seguito economista e professore di letteratura, viveva e tuttora vive a Cadaqués, paese turistico catalano meta di Vip o similari. Irazoqui, essendo pure un esperto di tecnologia dell'informazione e di intelligenza artificiale, è anche l'ideatore e organizzatore del più importante torneo di scacchi tra computer del mondo. E' lui stesso un abile giocatore di scacchi ed è spagnolo.
Questo ci collega nuovamente a Cutro, che ricevette il titolo di città proprio dal re spagnolo Filippo II e grazie a una partita di scacchi. Il fatto merita di essere raccontato. Nel XVI secolo la Spagna – mentre i suoi conquistadores sterminavano a milioni gli indigeni del centro e sud America – amava le arti e il buon vivere, incluso il gioco degli scacchi. Difatti il campione d'Europa era monsignore Rodrigo (Ruy) López de Segura, fra l'altro vescovo di Segura e confessore del re. A Cutro c'era un abile scacchista, Giovanni Leonardo Di Bona, detto "il Puttino", a cui capitò nel 1560 di giocare con Ruy Lopez, venendo battuto.
Ma bravissimo lo era di sicuro. Addirittura a Cutro – non si sa però se si tratta solo di leggenda – ebbe l'opportunità, e il coraggio, di giocare con il capo dei pirati saraceni che avevano catturato, fra gli altri, suo fratello. Vinse Di Bona e non solo si fece restituire il fratello ma vinse pure 200 ducati al pirata, il quale era evidentemente non solo un amante degli scacchi ma anche uno sportivo di parola. Di Bona poi si recò a Madrid (facendo finta di essere inesperto e battendo così durante il viaggio tutti coloro che giocavano, a soldi, con lui) e nell'estate del 1575 si presentò nel locale in cui era solito giocare Ruy Lopez.
Cominciarono scommettendo 50 scudi a partita e la cosa andò alla lunga con esiti alterni. Filippo II, messo al corrente, li invitò a corte organizzando quello che fu il primo torneo magistrale della storia di cui si abbia notizia. Vi parteciparono gli spagnoli Ruy Lopez e Alfonso Cerón e gli italiani Giovanni Leonardo Di Bona e il siracusano Paolo Boi. Si classificarono primo Di Bona e secondo Boi e così i campioni divennero gli italiani detronizzando gli spagnoli. Filppo II offrì a Di Bona un ricchissimo compenso ma l'uomo rifiutò, chiedendo invece, e ottenendo, che Cutro venisse dichiarata città e che per vent'anni non pagasse tasse al re spagnolo. L'evento è raffigurato nel dipinto Sfida scacchistica alla Corte di Spagna di Luigi Mussini, custodito dal Monte dei Paschi di Siena.
Sfida scacchistica alla Corte di Spagna di Luigi Mussini.
Poco da fare, allora c'erano grandi uomini. Non sempre apprezzati, difatti Di Bona fu avvelenato da invidiosi, però in Italia. La sua vittoria viene ricordata ogni anno, la sera del 12 agosto, nella piazza centrale di Cutro – dove è stata costruita una scacchiera pavimentale gigante in onore dell'illustre concittadino – con una partita a scacchi viventi con centinaia di figuranti. Per queste ragioni Cutro ha ricevuto il titolo di Città degli Scacchi. Annualmente, in aprile, ospita un rinomato torneo internazionale al quale partecipano talenti scacchistici di tutto il mondo.
Anche Cutro ha belle spiagge, come quella della frazione di Steccato costeggiata da piante di eucaliptus e dalla sabbia fine e bianca, e quella meno frequentata di Marinella di Cutro dalla fine sabbia pure lei, ma grigia. Il mare è sempre cristallino, con fondali non subito molto profondi e pertanto adatti alle famiglie. Ha una buona ricettività turistica e non mancano opportunità di svago, incluse le discoteche e le iniziative anche serali per giovani organizzate dagli stabilimenti balneari.
Cutro.
Cutro
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