Scanzano Jonico
A Scanzano Jonico, in piazza Gramsci nel centro storico, vedi qui:
e in piccola parte anche nella spiaggia, fu girata la parte finale di Basilicata coast to coast, non un capolavoro ma gradevole, premiato con tre David di Donatello e due Nastri D’argento. Quattro componenti di un gruppo musicale riescono a essere selezionati per esibirsi al festival di Scanzano Ionico, cosa che a loro appare come uno straordinario traguardo. Una possibilità che li fa sentire con il "vento in poppa", come dicevano un tempo i marinai sui velieri. E del resto, il loro gruppo non si chiama forse Le Pale Eoliche? Un nome, un destino. Almeno si spera. Il successo va aiutato con la promozione e così si decide di fare qualcosa che attirerà l'attenzione dei media: percorrere la strada da Maratea a Scanzano a piedi, un centinaio di chilometri che con un'automobile si coprono in poco più di un'ora e mezza ma che per loro si tramuterà in una decina di giorni di scarpinate inframmezzate da prove musicali dove capita. Coast to coast, costa a costa dal Tirreno allo Ionio, lungo le strade come in film del genere "road movie", chessò Furore (1939) di John Steinbeck, Il sorpasso (1962) di Dino Risi, Easy Rider (1969) di Dennis Hopper, Thelma & Louise (1991) di Ridley Scott oppure Tre uomini e una gamba (1997) di Aldo, Giovanni & Giacomo e Massimo Venier. C'è da dire che in questi film il mezzo di locomozione è sempre a motore, mentre in Basilicata coast to coast sono solo i piedi nonché gli zoccoli del cavallo che traina il carretto sul quale il gruppetto ha caricato tende da campeggio, strumentazione e quant'altro. Gli stessi media che l'impresa attira non sono quelli nazionali, ma locali (verrebbe quasi da dire di quartiere) di una piccola emittente che manda con loro, a "coprire l'evento", una giovane giornalista poco o punto convinta. Questi risicati mezzi e aspettative a dire il vero accostano Basilicata coast to coast a un film ben più famoso, ossia L'armata Brancaleone, dove il manipolo di pezzenti – incluso il vecchio Abacuc con tanto di baule su ruote buono anche come camper medievale – percorre a piedi grandi distanze per arrivare infine a un luogo detto Aurocastro. Basilicata coast to coast è un film piacevole, semplice, che si fa vedere, come del resto fa vedere molte location della Basilicata – regione che ha molto da dare al turista, però insufficientemente valorizzata fino a oggi – comprendenti, oltre a quelle costiere già citate, alcune dell'interno come Trecchina, Lauria (paese natale di Rocco Papaleo), Tramutola, Aliano e il paese di Craco, disabitato a causa di una frana ma location di una decina di film.
La spiaggia di Scanzano Jonico.
Scanzano Jonico è prettamente agricolo (famosa produzione di fragole) ma si sta aprendo sempre più al turismo. Ha luoghi molto belli, come la spiaggia di Terzo Cavone, splendida e quasi incontaminata, con soffice sabbia dorata e una vicina pineta. E' luogo frequentato da nudisti etero e gay, e per quanto riguarda questi ultimi lo è anche la vicina pineta dove, fortunatamente, le fragole non crescono... Il mare è straordinariamente pulito, trasparente e ricco di vita. Ha un territorio con un'altezza media di 21 metri sul livello del mare, ma in realtà nella stragrande parte i metri sono pochissimi. È vicino al mare. E' un luogo naturalisticamente molto bello con motivate valenze turistiche. Certo, ci sono anche gli aspetti negativi e uno è il pericolo di terremoti (zona 2, sismicità medio-alta). Tutto quanto elencato farebbe pensare che mai a qualcuno verrebbe in mente di scavare e realizzare proprio lì un deposito di stoccaggio di scorie nucleari. Difatti, chiunque capirebbe che un forte terremoto potrebbe spezzare il magazzino sotterraneo, scavato sotto il livello del mare e in un punto fra l'altro elevato solo di pochi metri e per di più con il mare vicinissimo, con la conseguenza che 60.000 metri cubi di scorie nucleari di 2ª e 3ª categoria – ossia fino a centinaia di migliaia d'anni necessari perché diventino innocue – contaminino il territorio e soprattutto il confinante mare. Ebbene, invece nel 2003 il governo, consigliato da qualche presunto genio italico, voleva creare proprio a Terzo Cavone tale deposito. Per fortuna la popolazione fu tanto savia da insorgere, pur pacificamente, facendo infine ritirare il progetto.
Ma attenzione, in loco e in tutta la Basilicata c'è ben più da preoccuparsi! Si tratta del Monachicchio, un folletto pestifero che con i suoi dispetti vi farà dannare. Anzi, quando prenoterete un albergo della zona consigliamo di pretendere l'assicurazione che è esente da Monachicchio. Del resto, se avrete la disavventura di vederlo lo riconoscerete subito: sembra un bambino di poco più di sei anni, sempre sporco di terra e con uno strano e troppo grande berretto rosso. Lenzuola tolte e solletico sotto i piedi mentre dormite? Sedia tolta mentre state per sedervi? Non trovate più gli oggetti? Pizzicotti e capelli tirati? Monachicchio, poco ma sicuro. Il solo modo di difendersi dai suoi scherzi è prendergli il cappello. Pur di riaverlo vi prometterà di svelarvi il nascondiglio di un tesoro, ma appena riavutolo non manterrà la sua promessa e fuggirà con un gran balzo, facendo sberleffi e salti di gioia. Mai fidarsi di un Monachicchio!
Attenti al dispettoso Monachicchio
Le belle spiagge di Scanzano Jonico sono state anche set di Operazione vacanze (2012) di Claudio Fragasso, qui il trailer:
commedia che vede la partecipazione di caratteristi come, fra gli altri, Francesco Pannofino, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Valeria Marini, Massimo Ceccherini e Umberto Smaila. Ecco la trama: Bebo Conforti (Jerry Calà) è un pianista di piano bar ormai in là con gli anni che si esibisce nei locali della costa ionica. Normale routine, finché non viene indicato falsamente da una donna come suo amante nonché padre del bambino in arrivo. Scocciante, diremmo noi, ma terrificante se il padre della donna è un noto boss malavitoso della zona, ovviamente non di larghe vedute. Bebo se la scampa sostituendo un amico come capo-animatore di un villaggio vacanze dove entra in contatto con turisti di tutti i tipi. Il film prende spunto dalla serie televisiva Professione Vacanze, andata in onda per la prima volta nel 1987, e manco un miracolo potrebbe riuscire a farlo definire non dico un capolavoro ma neppure un'opera significativa. Tuttavia, se si vuole solo passare piacevolmente un po' di tempo va benissimo e non delude troppo, grazie soprattutto ai collaudatissimi attori che vi hanno partecipato. Location privilegiate del film sono stati l'Hotel Villaggio Portogreco e il Villaggio Torre del Faro, entrambi a Scanzano Jonico.
Location in Basilicata
Buone & Cattive nuove
